Come usare bene il condizionatore e non sprecare energia - Non sprecare

2023-02-22 17:28:02 By : Ms. Yawei Yang

Apparecchi in alto e alternati alle pale. E ricordate sempre l'antico metodo di rinfrescare l'aria creando un corridoio di corrente tra le stanze

Con il caldo torrido, con l’afa, e in particolari circostanze e luoghi (pensate a una giornata di lavoro con le temperature attorno ai 40 gradi), diventa impossibile rinunciare all’uso del condizionatore. Ma questo non significa che bisogna farlo senza alcuna, anche piccola, precauzione che consenta il massimo del rendimento.

Nell’uso sbagliato del condizionatore si annida infatti un doppio spreco. Di soldi, che paghiamo in bolletta con i consumi energetici che volano (e il condizionatore è un elettrodomestico “pesante” sotto questo punto di vista). Di salute, perché l’aria gelata in casa, durante la stagione estiva, porta anche bronchiti, tosse, asma e perfino obesità.

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Il condizionatore ormai è un elettrodomestico di largo consumo visto che quasi il 40 per cento degli italiani ne ha uno e il 90 per cento degli uffici pubblici è attrezzato con apparecchi di questo tipo. Inoltre, la tecnologia ha fatto enormi passi in avanti in materia di risparmio energetico: un apparecchio di classe A++ riduce il consumo di energia, e quindi il costo in bolletta, a un terzo rispetto a un condizionatore di classe inferiore.

Ma, come si usa il condizionatore senza sprechi e senza danni per la salute?

Per cominciare, è bene sapere che un singolo impianto ha un consumo che si aggira tra i 400 e i 600 chilowattora per circa 500 ore di funzionamento: questo significa che l’uso del condizionatore deve avvenire pertanto solo quando effettivamente necessario.

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Ecco 10 consigli pratici , molto semplici, per non sprecare corrente elettrica con i condizionatori durante l’estate:

L’uso del condizionatore h24, senza interruzione, durante i mesi estivi, è un doppio spreco. Di energia, che poi paghiamo in bolletta, e di salute fisica, per le controindicazioni di questo elettrodomestico. In termini di consumi, un impianto di climatizzazione spende tra i 400 e i 600 chilowattora per ogni 500 ore, pari a un consumo di 21 giorni per l’intera giornata. In generale il condizionate va usato solo nelle ore più calde e quando esiste una reale necessità; ed è comunque preferibile la scelta più soft del deumidificatore. Prima di qualsiasi elettrodomestico per raffreddare l’aria, cercate sempre di cavarvela con i rimedi naturali. Risparmiate e fate una scelta a favore dell’ambiente: i condizionatori, non dimenticatelo, sono produttori di anidride carbonica.

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Come abbiamo visto, è preferibile spegnere il condizionatore durante la notte. L’uso prolungato è uno spreco e può fare qualche danno alla nostra salute. Le alternative sono molto semplici: basta lasciare aperta qualche finestra e creare una corrente d’aria tra una stanza e l’altra. Piuttosto, potrebbe essere indispensabile attrezzare la stanza con una efficace zanzariera. Se proprio non riuscite a sopportare il caldo, impostate il condizionatore a una temperatura tra i 25 e i 26 gradi, con una raccomandazione fondamentale: andate a letto ben asciutti.

Il climatizzatore ha bisogno di una costante manutenzione, e non solo per il suo efficace funzionamento ma innanzitutto per evitare problemi per la nostra salute. Le persone che soffrono di allergie o hanno problemi alle vie respiratorie, per esempio, respirano attraverso la bocca e non con il naso, che ci protegge dal refrigerio. Il risultato è un possibile aumento della tosse, irritazioni e infiammazioni: l’aria fredda ispirata dalla bocca tende, infatti, a stimolare i recettori irritativi nasali e tracheobronchiali. Non a caso, i medici specialisti in pneumologia sconsigliano l’uso dei condizionatori ai fumatori cronici. Poi ci sono gli agenti patogeni, che possono annidarsi nell’impianto. Batteri, microbatteri e funghi: tutti potenziali nemici delle nostre vie respiratorie. Ogni anno i filtri del climatizzatore vanno smontati, lavati e asciugati al sole, prima di essere rimontati.

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