Restano ancora tante questioni aperte e altre che si dipaneranno soltanto con la pratica. Intanto, dopo decine e decine di bozze, Regione e Università Magna Graecia di Catanzaro hanno firmato il protocollo d’intesa che finalmente aggiorna (dopo circa quindici anni) i rapporti fra i due enti su didattica, ricerca e assistenza sanitaria.
Il fulcro, ovviamente, è la nascita attraverso la fusione per incorporazione dell’azienda ospedaliera Pugliese-Ciaccio nella Aou Mater Domini, con quest’ultima che sopravvive giusto il tempo per cambiare nome in ‘Renato Dulbecco’. In fase di prima applicazione non cambierà sostanzialmente nulla: rimangono le unità operative nei diversi presidi come da ‘vecchia’ rete ospedaliera con alcune eccezioni. “ Complessivamente le aggiunte avranno a disposizione 36 posti letto, più 33 residui del Covid e 786 già previsti. Il totale fa 855: una delle più aziende ospedaliero universitarie d’Italia.
Fra atto aziendale, piano sul pronto soccorso e sulla piena occupazione di Villa Bianca e molti altri adempimenti diventa la figura del direttore generale. Il cui incarico ha una durata quadriennale (come quella dello stesso protocollo) e che dovrà essere nominato d’intesa con il rettore. Probabile (visto che c’è bisogno di un avviso regionale e i tempi si allungherebbero) che in una prima fase sia nominato un commissario straordinario con delibera della Giunta regionale (praticamente tornando al pre-Decreto Calabria).
Il numero di ore minimo che gli accademici dovranno dedicare all’assistenza sarà di 24 ore. Altro aspetto delicato: la compartecipazione dell’Università alle eventuali perdite. In questo caso l’ateneo e la Regione dovranno trovare l’accordo su un piano triennale di rientro. Mentre, nell’ambito del finanziamento all’azienda Dulbecco verrà riconosciuto un 7% aggiuntivo del valore della produzione per i maggiori costi ricadenti sull'attività assistenziale indotti dall'attività di didattica e ricerca.
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