Il progetto di case diffuse che migliora l'abitabilità in Tanzania | Elle Decor

2023-02-22 16:45:25 By : Mr. Flank Ye

The Star Homes Project indaga le possibilità di crescita e di sviluppo edilizio nella campagna di Mtwara

Il ripensamento delle abitazioni può migliorare lo stato di salute delle famiglie che popolano le aree rurali dell'Africa subsahariana? È quello che sta cercando di capire un team di designer multidisciplinare unico, tra cui lo studio di architettura danese Ingvartsen e la Hanako Foundation, con The Star Homes Project, iniziativa sperimentale che esplora le possibilità di crescita e di sviluppo nella campagna di Mtwara, nel Sud-Est della Tanzania, attraverso la costruzione di nuovi alloggi destinati alle popolazioni locali. L'obiettivo, quindi, è quello di rilevare statistiche importanti che confermino (o meno) il ruolo centrale degli spazi domestici nel benestare di chi li abita, considerando che il territorio interessato è una delle aree più sottosviluppate del Paese, con un'alta incidenza di malaria.

Né le soluzioni di più recente ideazione, né tantomeno le case vernacolari di antica costruzione sembrano, infatti, arrestare la diffusione della malattia, anzi, appaiono incentivarla. "I muri spessi assorbono il calore durante il giorno e lo irradiano all'interno della casa di notte, dissuadendo gli occupanti dall'usare le zanzariere e aumentando, di conseguenza, il rischio di trasmissione della malaria", spiegano in una nota stampa da Ingvartsen Architects. "Le camere da letto a livello del suolo sono popolate da molte zanzare, il che aumenta anche il rischio di contrarre infezioni. La cucina è generalmente allestita su fuochi all'aperto in spazi poco ventilati, aspetto che può causare sul lungo termine problemi di salute respiratoria, soprattutto per donne e bambini. Le superfici sono generalmente fatte di terra compattata, difficile da pulire, che, insieme alle latrine a cielo aperto, all'approvvigionamento idrico inadeguato e ai servizi igienici ridotti al minimo, rende le famiglie suscettibili a infezioni enteriche". In fase di sviluppo da oltre un decennio, nato dalla collaborazione tra architetti, entomologi e antropologi, The Star Homes Project ha visto costruire in 60 diversi villaggi di Mtwara 110 strutture monofamiliari, completamente identiche.

Messe a confronto con il modello più tradizionale di habitat subsahariano, le singole unità appaiono qualitativamente più virtuose: "per ogni metro quadrato, una Star Home utilizza in meno circa il 37% di carbonio, il 40% di energia e il 70% di cemento". Considerando, quindi, le stime avanzate dalle Nazioni Unite - secondo cui, entro il 2050, saranno 2,5 miliardi le persone sul territorio, per i 90 milioni di nuove abitazioni rurali che si andranno a edificare, ipotizzando un nucleo familiare di 5 persone per famiglia, questo modello di casa-tipo si propone come una validissima soluzione alternativa. Attraverso il nostro studio dettagliato di follow-up, speriamo nei prossimi anni di dimostrare come il nuovo design delle abitazioni sia in grado di migliorare significativamente la salute delle famiglie", concludono gli architetti, "riducendo al contempo l'impatto dell'edilizia domestica sull'ambiente".

Star Home Project Lead architect: Jakob Brandtberg Knudsen (Principial, Ingvartsen Architects. Dean. Architecture. Royal Danish Academy – Architecture, Design, Conservation) Clinical studies are led by Lorenz von Seidlein (Professor, Mahidol Oxford Research Unit, Bangkok / University Oxford) and Salum Mshamu (Founder, CEO & Lead Consultant, CSK Research Solutions Ltd. Tanzania) Research team: Royal Danish Academy – Architecture, Design, Conservation